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Dosoledo, Il carnevale 2013 06

Il carnevale di Dosoledo, la Maskarada "Sot Narla", è delizioso e coinvolgente, anche se a soli -5 sotto zero... Risale alla notte dei tempi ed è talmente radicato nella tradizione che nemmeno il Concilio di Trento (1563) riuscì a vietarlo. Esso segue un rigoroso cerimoniale, che si è andato arricchendo con gli anni: i matazin, le maschere belle, aprono il corteo, girano per il paese con i paiàzi (i pagliacci) e chiamano a raccolta le altre maschere. Essi si riconoscono subito dal lungo copricapo riccamente adornato. Accanto ai matazin ci sono i lacchè, maschere ugualmente ricche e gentili, ma senza il copricapo. Per contrapposizione sono sorte nel 1953 le matazere, maschere povere, che indossano vestiti popolari. I matazin danzano insieme, e nel momento culminante del ballo saltano in alto. Più alto è il salto, più prospero è il futuro. Essi esprimono la divina mania, la forza della vita che non teme nemmeno i rigori invernali e che è sempre pronta a sbocciare e ad esplodere. E a impersonare queste maschere sono i giovani, pieni di energia e di voglia di vivere e di conquistare il futuro. Ed essi offrono la bellezza e il fascino del volto e dei corpi armoniosi. A queste figure secolari si sono aggiunte le maschere intagliate, che riproducono scene di vita quotidiana e caricature di personaggi. Sono elfi, donne, uomini, bambini, che inneggiano alla gioia del carnevale, al travestimento e alla trasgressione della festa che impazza.  L'inverno è alle spalle, la primavera è quasi in arrivo. C'è ancora la Quaresima da attraversare. E poi la vita e l'ebbrezza dell'amore risplendono in tutti i loro fulgori. Ma ora prepariamoci alla sfilata...

 Ai lati del percorso il pubblico assiste, affascinato e divertito, e si fa coinvolgere fino alle lacrime o alle risate. I musici accompagnano con una musica fresca e gioiosa.

Il sito: http://www.valcomelicodolomiti.it/it/val-comelico.html

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