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Ponte San Nicolò, Matrimonio d'altri tempi 2013 03

Domenica 26 maggio 2013, ore 12.00

L'ora fatidica è giunta, l'ora del matrimonio. I testimoni si guardano negli occhi: controllano la loro vista (foto 01). Lo sposo e il corteo scalpitano, messa e rito in chiesa e poi una grande scorpacciata comunitaria (foto 02-13). Segue il corteo, che comprende anche sindaco e moglie. Il fotografo interrompe il cammino per immortalare il grande giorno (foto 17). Oh, quale audacia!, gli sposi si baciano in pubblico (foto 21-23)! Qualcuno fotografa l'atto sconveniente... Il pubblico segue il corteo, divertito. Gli invitati sono tutti impettiti (foto 30-37). Il fotografo impone una sosta (foto 38-44). Il corteo riprende, l'ufficiale di polizia fa da apripista (foto 46-47). La folla davanti alla chiesa è numerosa. La madre dello sposo incontra il sindaco vero, Enrico Rinuncini con la figlia in braccio (foto 50). Gli sposi vorrebbero precipitarsi in chiesa e sbrigarsela in fretta... (foto 51-52) Dopo la cerimonia le foto ricordo sul sagrato della chiesa (foto 53-60). Poi il corteo riparte: ci sarà il pranzo e quindi il viaggio di nozze...

Le società tradizionali distinguevano i ruoli maschili e femminili: l'uomo comandava (su suggerimento della moglie) e la donna obbediva (faceva quel che voleva). Ci si sposava sempre, meglio tardi che mai. Chi non si sposava era un celibe (correva il rischio di morire di fame) o una zitella isterica (nessuno l'aveva voluta). Gli invertiti (in italiano sodomiti, in veneto culatoni) erano disprezzati e socialmente emarginati, perché non facevano i loro doveri verso le donne che senza figli diventavano isteriche... e la società perdeva nuove nascite. Ma oggi sono arrivati i valori laici, che una ristrettissima minoranza impone alla stragrande maggioranza. Questa è davvero "democrazia"!

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